NSSI 21/1: Ku Klux Klan ... fu solo razzismo?
Oggi parliamo di razzismo, ma non citando Vannacci e i suoi sproloqui, ma raccontando la storia di una organizzazione che ha fatto del razzismo, ma non solo del razzismo, la propria bandiera.
Un’organizzazione che è nata 160 anni fa, giorno più giorno meno, e ha avuto tre vite diverse, la prima dopo la metà dell’800, la seconda all’inizio del '900 e la terza negli anni ’50 e ’60. In questa puntata ne scopriamo l’origine, le motivazioni politiche e sociali e gli sviluppi.
Oggi voglio raccontarvi la storia del Ku Klux Klan, l’associazione statunitense che incarna le idee di molti americani, che vedono minacciata dalla società multietnica quello che siamo abituati a definire suprematismo bianco, vale a dire la convinzione che la razza bianca abbia qualche marcia in più rispetto alle altre. C’è da dire che, se è vero che le vittime sono state per la maggior parte i neri, il razzismo degli statunitensi, nell’arco dei secoli, non ha guardato in faccia nessuno, neanche i bianchi, perché comunisti, anarchici, ma anche solo italiani o ebrei, hanno avuto le loro disavventure, a volte drammatiche, molto drammatiche. Tra qualche puntata vi racconterò la storia di Sacco e Vanzetti, ammazzati da un apparato giudiziario che definire bieco e vendicativo è solo un eufemismo. E anche in questo caso il razzismo, in cui gli afroamericani non c’entrano niente, ha avuto un ruolo predominante sulla vicenda.
Un’organizzazione che è nata 160 anni fa, giorno più giorno meno, e ha avuto tre vite diverse, la prima dopo la metà dell’800, la seconda all’inizio del '900 e la terza negli anni ’50 e ’60. In questa puntata ne scopriamo l’origine, le motivazioni politiche e sociali e gli sviluppi.
Oggi voglio raccontarvi la storia del Ku Klux Klan, l’associazione statunitense che incarna le idee di molti americani, che vedono minacciata dalla società multietnica quello che siamo abituati a definire suprematismo bianco, vale a dire la convinzione che la razza bianca abbia qualche marcia in più rispetto alle altre. C’è da dire che, se è vero che le vittime sono state per la maggior parte i neri, il razzismo degli statunitensi, nell’arco dei secoli, non ha guardato in faccia nessuno, neanche i bianchi, perché comunisti, anarchici, ma anche solo italiani o ebrei, hanno avuto le loro disavventure, a volte drammatiche, molto drammatiche. Tra qualche puntata vi racconterò la storia di Sacco e Vanzetti, ammazzati da un apparato giudiziario che definire bieco e vendicativo è solo un eufemismo. E anche in questo caso il razzismo, in cui gli afroamericani non c’entrano niente, ha avuto un ruolo predominante sulla vicenda.
Ma torniamo al nostro tema: il Ku Klux Klan. Quando e dove nasce? Ma soprattutto perché nasce? Infatti limitarsi a parlare dei cavalieri coperti dai bianchi lenzuoli come di sempliciotti razzisti è un errore imperdonabile. La storia ci insegna che qualcosa di molto più profondo ha messo in moto questa macchina. Che cosa? Ascoltate questa puntata e lo saprete.
Vi aspetto martedì 21 gennaio alle 20,50
Spazio Scenico 18 gennaio
Sabato 18 gennaio Spazio Scenico torna in diretta alle 13.40, e avremo con noi in diretta telefonica gli artisti PAOLA FRESA e CÉSAR BRIE. Potrete ascoltarci in diretta streaming dal sito di Radio Cooperativa, sui 92.100 fm per Padova, 97.2 fm per Belluno e Feltre e in Dab sul canale 8D per il Veneto.
Apriremo la punta insieme a Cèsar Brie, una delle figure più importanti del teatro internazionale contemporaneo. Artista poliedrico, ha creato e curato la produzione di decine di spettacoli nel corso di una carriera teatrale lunga cinque decenni, che ha attraversato epoche e continenti, emozionando spettatori di ogni provenienza geografica, estrazione sociale ed età anagrafica.Domenica 26 gennaio alle 19 al Teatro Quirino di Vigonza, all'interno della Rassegna “Tempo Prensente”, curata da Echidna Cultura andrà in scena lo spettacolo “RE LEAR É MORTO A MOSCA”, uno spettacolo con nove attori in scena, Brie compreso, che racconta la storia fuori dall’ordinario di un luogo e di una compagnia unici, nella Russia sotto il regime stalinista: il Teatro Goset. Qui lavoravano Solomon Michoels e Venjamin Zuskin: due attori ebrei, due amici, condannati per aver volato troppo in alto. Colpevoli di aver immaginato un teatro d'arte fatto di canti, danze, poesie e colori in lingua yiddish nell'Unione Sovietica di Stalin. Un viaggio per raccontare una storia vera ormai dimenticata, attraverso i dipinti di Chagall e i personaggi del Re Lear.
Nella seconda parte avremo con noi per la prima volta a Spazio Scenico l'attrice, autrice e regista Paola Fresa (Accademia Perduta Romagna Teatri), che ci presenterà lo spettacolo “P COME PENELOPE”, di cui è autrice e attrice, e con cui ha vinto il Premio Nazionale Franco Enriquez 2024, nella sezione miglior attrice, e che potrete vedere la sera stessa al Teatro Ferrari di Camposampiero (PD). Chi è Penelope oggi? Questa è la domanda da cui è partita questa riscrittura contemporanea del mito, la cui storia è arrivata a noi attraverso una voce maschile. Paola Fresa si prende cura di ridare a Penelope la possibilità di raccontare la sua storia in prima persona.
Apriremo la punta insieme a Cèsar Brie, una delle figure più importanti del teatro internazionale contemporaneo. Artista poliedrico, ha creato e curato la produzione di decine di spettacoli nel corso di una carriera teatrale lunga cinque decenni, che ha attraversato epoche e continenti, emozionando spettatori di ogni provenienza geografica, estrazione sociale ed età anagrafica.Domenica 26 gennaio alle 19 al Teatro Quirino di Vigonza, all'interno della Rassegna “Tempo Prensente”, curata da Echidna Cultura andrà in scena lo spettacolo “RE LEAR É MORTO A MOSCA”, uno spettacolo con nove attori in scena, Brie compreso, che racconta la storia fuori dall’ordinario di un luogo e di una compagnia unici, nella Russia sotto il regime stalinista: il Teatro Goset. Qui lavoravano Solomon Michoels e Venjamin Zuskin: due attori ebrei, due amici, condannati per aver volato troppo in alto. Colpevoli di aver immaginato un teatro d'arte fatto di canti, danze, poesie e colori in lingua yiddish nell'Unione Sovietica di Stalin. Un viaggio per raccontare una storia vera ormai dimenticata, attraverso i dipinti di Chagall e i personaggi del Re Lear.
Nella seconda parte avremo con noi per la prima volta a Spazio Scenico l'attrice, autrice e regista Paola Fresa (Accademia Perduta Romagna Teatri), che ci presenterà lo spettacolo “P COME PENELOPE”, di cui è autrice e attrice, e con cui ha vinto il Premio Nazionale Franco Enriquez 2024, nella sezione miglior attrice, e che potrete vedere la sera stessa al Teatro Ferrari di Camposampiero (PD). Chi è Penelope oggi? Questa è la domanda da cui è partita questa riscrittura contemporanea del mito, la cui storia è arrivata a noi attraverso una voce maschile. Paola Fresa si prende cura di ridare a Penelope la possibilità di raccontare la sua storia in prima persona.
Vi aspetto Sabato 18 gennaio alle 13,40!
NSSI 2025: cos'è il giubileo?
Durante queste feste natalizie, papa Francesco ha provveduto ad aprire le quattro porte sante delle quattro basiliche romane. Con questo rito ha dato inizio all’Anno Santo 2025. Cosa significa? Cosa succede durante i prossimi 12 mesi? Quali azioni devono compiere i fedeli e cosa avranno in cambio?
La puntata di NSSI di martedì 7 gennaio 2025 si occupa proprio del Giubileo, cercando, per cominciare, di fare chiarezza sui termini. Scopriremo così che Giubileo e Anno Santo non sono affatto la stessa cosa, ma soprattutto andremo in cerca delle origini di questa usanza cattolica, che si trovano nel Vecchio Testamento (Levitico 25). Seguiremo le indicazioni della Bibbia e capiremo come l’evoluzione storica di questo anno così speciale ha trasformato il giubileo biblico in qualcosa di assai differente e certo non migliore.
La puntata di NSSI di martedì 7 gennaio 2025 si occupa proprio del Giubileo, cercando, per cominciare, di fare chiarezza sui termini. Scopriremo così che Giubileo e Anno Santo non sono affatto la stessa cosa, ma soprattutto andremo in cerca delle origini di questa usanza cattolica, che si trovano nel Vecchio Testamento (Levitico 25). Seguiremo le indicazioni della Bibbia e capiremo come l’evoluzione storica di questo anno così speciale ha trasformato il giubileo biblico in qualcosa di assai differente e certo non migliore.
Vi aspetto martedì 7 gennaio ore 20,50
NSSI 24/12: Il Natale ... cos'è davvero?
Mi capita di andare in onda la sera della vigilia di Natale in una trasmissione che da molti anni propone temi piuttosto crudi: corruzioni politiche, omicidi su commissione, servizi degreti deviati, colpi di stato e quant'altro. Questa volta no. Questa volta dedico la puntata alla festa che si celebra l'indomani, il Natale, ma lo faccio, credo che chi mi segue un po' se lo aspetti, a modo mio.
E cerco di dare risposta, usando le fonti classiche (i vangeli) e quelle storiche che sono molte anche se sparpagliate un po' dappertutto, ad alcune domande che penso la gente si debba fare. Eccone alcune.
Perché si fissa la data del 25 dicembre per festeggiare la natività quando nessuno sa nè ha mai detto quando questo evento è avvenuto? Non solo il giorno anche l'anno è evidentemente sbagliato (l'anno uno, l'anno zero NON ESISTE!!!).
Qual è l'origine di alcune tipiche tradizioni natalizie come l'albero di Natale e il presepe? Si tratta davvero di riti cristiani o provengono da altre culture e altre religioni?
Ed, infine, chi diavolo sono i tre re magi? Da dove vengono? Come si chiamano davvero? Scopriremo, vi do una piccola anticipazione, che non si può dire né che fossero tre nè tantomeno che fossero re e in quanto al termine "magi" avremo un bel po' da combattere per capire cos'erano i "magi" in quei lontani anni.
Resta comunque il periodo di festa, in cui le famiglie si riuniscono e festeggiano un avvenimento di cui sappiamo davvero molto poco, ma l'importante è farlo con animo positivo, di fratellanza e di pace. E questo è anche l'augurio di NSSI a tutti quelli che seguono la trasmissione (anche agli altri si intende!). Un abbraccio e arrivederci a quando nuovi calendari penderanno dalle nostre pareti!
E cerco di dare risposta, usando le fonti classiche (i vangeli) e quelle storiche che sono molte anche se sparpagliate un po' dappertutto, ad alcune domande che penso la gente si debba fare. Eccone alcune.
Perché si fissa la data del 25 dicembre per festeggiare la natività quando nessuno sa nè ha mai detto quando questo evento è avvenuto? Non solo il giorno anche l'anno è evidentemente sbagliato (l'anno uno, l'anno zero NON ESISTE!!!).
Qual è l'origine di alcune tipiche tradizioni natalizie come l'albero di Natale e il presepe? Si tratta davvero di riti cristiani o provengono da altre culture e altre religioni?
Ed, infine, chi diavolo sono i tre re magi? Da dove vengono? Come si chiamano davvero? Scopriremo, vi do una piccola anticipazione, che non si può dire né che fossero tre nè tantomeno che fossero re e in quanto al termine "magi" avremo un bel po' da combattere per capire cos'erano i "magi" in quei lontani anni.
Resta comunque il periodo di festa, in cui le famiglie si riuniscono e festeggiano un avvenimento di cui sappiamo davvero molto poco, ma l'importante è farlo con animo positivo, di fratellanza e di pace. E questo è anche l'augurio di NSSI a tutti quelli che seguono la trasmissione (anche agli altri si intende!). Un abbraccio e arrivederci a quando nuovi calendari penderanno dalle nostre pareti!
Vi aspetto martedì 24 dicembre alle 20,50!
CINEMADUE 13 dicembre
Venerdì 13 diembre prossimo, alle 19:15 torna CINEMADUE con il suo sguardo sul mondo del cinema con particolare attenzione a quello che si muove vicino a noi. Parleremo con Marco Fortunato di Cinemazero di Pordenone, che pochi giorni fa è stato eletto Presidente dell’Anec Triveneta, l’associazione degli esercenti cinematografici. Con lui tasteremo il polso della situazione delle sale alla vigilia del periodo natalizio.
Sentiremo Carlo Mingotto dello staff che realizza il Lago Film Fest a Revine Lago che in questi giorni organizza a Vittorio Veneto “30_70 DOC FEST", un piccolo festival di documentari caratterizzati da una durata poco usuale; un concorso aperto ad autori provenienti da tutto il mondo.
Marvin Miller di Mulino Vision di Padova parla dell’associazione di cui fa parte e delle loro attività dedicate alla diffusione di cortometraggi che si occupano di temi sociali, che in questo giorni programma alcune serata nelle sale della città e, come sempre, altre notizie ed approfondimenti dal mondo del cinema.
Sentiremo Carlo Mingotto dello staff che realizza il Lago Film Fest a Revine Lago che in questi giorni organizza a Vittorio Veneto “30_70 DOC FEST", un piccolo festival di documentari caratterizzati da una durata poco usuale; un concorso aperto ad autori provenienti da tutto il mondo.
Marvin Miller di Mulino Vision di Padova parla dell’associazione di cui fa parte e delle loro attività dedicate alla diffusione di cortometraggi che si occupano di temi sociali, che in questo giorni programma alcune serata nelle sale della città e, come sempre, altre notizie ed approfondimenti dal mondo del cinema.
Vi aspettiamo dalle 19:15 alle 20:45 di venerdì 13 dicembre
NSSI: Mino Pecorelli, Gelli, Moro (ultima parte)
Terza e ultima puntata sull'omicidio di Mino Pecorelli, il giornalista molisano ammazzato il 20 marzo 1979. Continuiamo a chiederci chi sia stato e perché. Le domande non hanno risposta perché troppi sono i possibili motivi e i possibili nemici di Mino. In questa puntata di NSSI esaminiamo gli ultimi due casi, quelli legati ai rapporti che Pecorelli aveva con Licio Gelli e quello che, secondo molti pentiti (di Mafia e della banda della Magliana), appare come il movente più probabile: i memoriali di Aldo Moro.
Nonostante le dichiarazioni dei vari pentiti (Buscetta, Abbatino, ...) coincidano e raccontino una storia di legami tra la politica, Cosa Nostra, la banda della Magliana e i NAR, non esiste alcuna verità verificata sul "caso Pecorelli". Ma un'idea ce la siamo fatta ed è un'idea non molto dissimile da tutte le altre che riguardano gli scandali, i retroscena, gli attentati alla democrazia, così freqauenti durante la prima repubblica.
Nonostante le dichiarazioni dei vari pentiti (Buscetta, Abbatino, ...) coincidano e raccontino una storia di legami tra la politica, Cosa Nostra, la banda della Magliana e i NAR, non esiste alcuna verità verificata sul "caso Pecorelli". Ma un'idea ce la siamo fatta ed è un'idea non molto dissimile da tutte le altre che riguardano gli scandali, i retroscena, gli attentati alla democrazia, così freqauenti durante la prima repubblica.
Vi aspetto martedì 10 dicembre, ore 20,50
NSSI: Mino Pecorelli e Italcasse (2^ parte)
Nella seconda puntata sull'omicidio Pecorelli cerchiamo di capire quali possibili moventi abbiano portato all'uccisione del giornalista molisano. Quel che è certo è che non sappiamo niente di sicuro, ma di motivi per far fuori Mino ce ne sono davvero un sacco.
In questa puntata analizziamo uno di questi motivi. Ed è lo scandalo Italcasse, che non coinvolge solo una questione di banche, ma si intreccia con le vicende che riguardano la politica, segnatamente Franco Evangelisti e il suo capo Giulio Andreotti, ma anche l'imprenditoria rappresentata dai fratelli Caltagirone e la giustizia, rappresntata dal giudice Vitalone, dai vertici della guardia di finanza, con il generale Lo Prete e poi Sindona,Alibrandi, la Banca d'Italia ...un intreccio incredibilmente complicato. COme entra Mino Pecorelli in tutto questo? Ascoltate la puntata e lo saprete..
In questa puntata analizziamo uno di questi motivi. Ed è lo scandalo Italcasse, che non coinvolge solo una questione di banche, ma si intreccia con le vicende che riguardano la politica, segnatamente Franco Evangelisti e il suo capo Giulio Andreotti, ma anche l'imprenditoria rappresentata dai fratelli Caltagirone e la giustizia, rappresntata dal giudice Vitalone, dai vertici della guardia di finanza, con il generale Lo Prete e poi Sindona,Alibrandi, la Banca d'Italia ...un intreccio incredibilmente complicato. COme entra Mino Pecorelli in tutto questo? Ascoltate la puntata e lo saprete..
Vi aspetto martedì 26 novembre, ore 20,50
NSSI: Mino Pecorelli deve morire (1^ parte)
NSSI dedica le prossime tre puntate (a partire da quella del 12 novembre ore 20,50) ad uno dei fatti più intricati della prima repubblica. Il giorno prima dell'inizo dI primavera del 1979, un giornalista molisano viene ammazzato a Roma, con quattro colpi di pistola calibro 7,65. E' un personaggio molto conosciuto, forse non dalla gente comune, ma sicuramente da politici, militari (anche dei servizi segreti), alte sfere della finanza, banchieri e perfino dagli ambienti per così dire "commerciali" del Vaticano, che in quegli anni ne combinano di tutti i colori. Carmine Pecorelli, dello Mino, viene brutalmente assassinato, senza che nessuno, ancora oggi, sappia il perché. Non per il fatto che manchino motivi per farlo fuori, bensì perché ce ne sono troppi. I suoi intrallazzi con il potere politico, militare, ecclesiastico, con quello segreto di Licio Gelli, con la mafia e il malaffare di strada (segnatamente la banda della Magliana), potrebbero portare a qualsiasi ipotesi. Comunemente si crede che il mandanto di questo omicidio sia un politico molto importante, molte volte capo del governo, ma non ci sono prove, solo testimonianze di pentiti (ad esempio di Tommaso Buscetta), rispetto alle quali rimangono comunque sempre dubbi sulla loro veridicità. NSSI vuole solo raccontare la storia di questo uomo strardinario, dei suoi legami con ogni briciola del mondo di quegli anni '70. Per farlo occupa tre puntate, perché le vicende collegate alla morte di Mino non si contano. Una storia dunque ricca di mistero e di incroci con altre vicende di cui qui a NSSI abbiamo già parlato o di cui parleremo.
Vi aspetto martedì 12 novembre, ore 20,50
Altronauti: dialogo con Andrea Ricucci di Tenet22
"Si parla continuamente dei diritti e delle regole della Verità, del Bene, della Libertà, della Bellezza e persino dell’Amore, ma questi valori sono senza regole e non hanno che un solo diritto: quello di offrirsi incondizionatamente a quanti sanno aprirsi sinceramente alla Realtà dell’Essere". Queste parole aprono l'ultima edizione del visual magazine gratuito Tenet22, ispirata agli scritti del blog "La Via della Rosa", curati dal Centro Sei Altrove e filo conduttore delle puntate de Gli Altronauti.
Ne parleranno gli Altronauti venerdì 1° Novembre, insieme ad Andrea Ricucci, coordinatore della piattaforma Tenet22.
In particolare, soffermandosi sulle reali possibilità evolutive della Vita Umana e sugli interrogativi profondi di chi in sincerità aspira ad oltrepassare i "muri" dell'illusione, personale e collettiva.
Ne parleranno gli Altronauti venerdì 1° Novembre, insieme ad Andrea Ricucci, coordinatore della piattaforma Tenet22.
In particolare, soffermandosi sulle reali possibilità evolutive della Vita Umana e sugli interrogativi profondi di chi in sincerità aspira ad oltrepassare i "muri" dell'illusione, personale e collettiva.
Vi aspettiamo, venerdì 1° Novembre dalle 12.00 alle 13.30
NSSI 29/10: Pasolini, Mattei, De Mauro (replica)
Martedì 29 ottobre (ore 20,50), NSSI ripropone una puntata andata in onda un anno fa a causa dei soliti maledetti malanni di stagione (ma i cambiamenti climatici non esistono .... poveri voi). Il caso esaminato è quello dell'uccisione del poeta Pier Paolo Pasolini. Le domande si rincorrono:
Come è stato ammazzato? (questo lo sappiamo piuttosto bene)
Chi è stato? (di questo abbiamo qualche idea ma non ne siamo certi).
Perché? Questo proprio non lo sappiamo, ma avanziamo in questa lettura alcune ipotesi.
Ci sono altre due storie che si intrecciano, in qualche modo, con la vicenda di Pasolini: quella di Enrico Mattei, morto nella caduta (per una bomba) del suo aereo nel 1962 e quella di Mauro De Mauro, rapito e ammazzato dalla mafia nel 1970. E la causa di questo terribile fatto, pur non essendo ufficialmente nota, può essere fatta risalire proprio alla morte del presidente di ENI.
Come si intrecciano le tre storie? Ascoltate la puntata di NSSI e lo saprete.
Come è stato ammazzato? (questo lo sappiamo piuttosto bene)
Chi è stato? (di questo abbiamo qualche idea ma non ne siamo certi).
Perché? Questo proprio non lo sappiamo, ma avanziamo in questa lettura alcune ipotesi.
Ci sono altre due storie che si intrecciano, in qualche modo, con la vicenda di Pasolini: quella di Enrico Mattei, morto nella caduta (per una bomba) del suo aereo nel 1962 e quella di Mauro De Mauro, rapito e ammazzato dalla mafia nel 1970. E la causa di questo terribile fatto, pur non essendo ufficialmente nota, può essere fatta risalire proprio alla morte del presidente di ENI.
Come si intrecciano le tre storie? Ascoltate la puntata di NSSI e lo saprete.
In onda Martedì 29 ottobre alle ore 20,50
NSSI 15/10: come è morto papa Luciani?
Alla morte di Paolo VI, i partiti dei cardinali si contendono il trono della Santa Sede. Da una parte ci sono i conservatori che puntano su Giuseppe Siri, mentre i più progressisti hanno diverse opzioni, tra le quali il patriarca di Venezia, Albino Luciani. Dopo tre votazioni contrastate, alla quarta con una percentuale schiacciante, ecco salire al soglio pontificio un montanaro dell’agordino, che prende il nome di Giovanni Paolo I.
Il suo papato durerà solo 33 giorni: una morte improvvisa lo coglie il 29 settembre del 1978. Su questo decesso si sono scatenate le illazioni. “É stato ucciso” dicono molti, anche storici e cronisti importanti. Perché ci sono questi dubbi? Cosa aveva fatto o detto o prospettato il nuovo papa per risultare pericoloso per qualcuno all’interno della Santa Sede?
Di questo tratta la puntata di NSSI del 15 ottobre, alle 20,50. Lo farà prendendo in esame pubblicazioni e articoli su questo tema, senza cadere, così speriamo, in un complottismo senza prove e, tutto sommato, anche senza senso.
Il suo papato durerà solo 33 giorni: una morte improvvisa lo coglie il 29 settembre del 1978. Su questo decesso si sono scatenate le illazioni. “É stato ucciso” dicono molti, anche storici e cronisti importanti. Perché ci sono questi dubbi? Cosa aveva fatto o detto o prospettato il nuovo papa per risultare pericoloso per qualcuno all’interno della Santa Sede?
Di questo tratta la puntata di NSSI del 15 ottobre, alle 20,50. Lo farà prendendo in esame pubblicazioni e articoli su questo tema, senza cadere, così speriamo, in un complottismo senza prove e, tutto sommato, anche senza senso.
Ma di cose strane ce ne sono, ce ne sono un sacco …
Vi aspetto, martedì 15 ottobre alle 20,50
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