Martedì 18 maggio: Noncicredo e Infinitamente blues
Martedì sera 18 maggio a Radio Cooperativa.
Ore 20,50: Noncicredo offre una lettura dello scandalo Italcasse, che, alla fine degli anni '70 ha tirato in ballo una banca gestita dallo stato, imprenditori importanti come Rovelli e i fratelli Caltagirone, importanti magistrati come i giudici Alibrandi e Vitalone e molti politici, a cominciare da Giulio Andreotti, il motore immobile (per citare Aristotele) della Democrazia Cristiana di quel periodo. Uno scandalo che è un esempio classico di un modo di concepire il ruolo dei rappresentanti dello Stato, usare il potere pubblico per gestire il potere privato ... la frase non è mia, ma scritta da Aldo Moro con riferimento al Divo Giulio, durante la sua prigionia nel covo delle Brigate Rosse.
Gli intrecci sono infiniti e in questa vicenda intervengono personaggi di spicco dell'epoca, da Mino Pecorelli al generale Lo Prete, da Licio Gelli alle sporche trame dello IOR del Vaticano, da Sindona a Calvi, in un marasma che è difficile da dipanare ... spero di esserci riuscito.
Ore 22.30: Infinitament blues vi porta nel mondo musicale spagnolo, quello colto del flamenco, del bolero, della rumba catalana, per finire nella musica politicamente impegnata degli Jarabe De Palo, di Manu Chao e dei Chambao.
Una puntata decisamente diversa dal solito e, forse, per questo da gustare.
Ore 20,50: Noncicredo offre una lettura dello scandalo Italcasse, che, alla fine degli anni '70 ha tirato in ballo una banca gestita dallo stato, imprenditori importanti come Rovelli e i fratelli Caltagirone, importanti magistrati come i giudici Alibrandi e Vitalone e molti politici, a cominciare da Giulio Andreotti, il motore immobile (per citare Aristotele) della Democrazia Cristiana di quel periodo. Uno scandalo che è un esempio classico di un modo di concepire il ruolo dei rappresentanti dello Stato, usare il potere pubblico per gestire il potere privato ... la frase non è mia, ma scritta da Aldo Moro con riferimento al Divo Giulio, durante la sua prigionia nel covo delle Brigate Rosse.
Gli intrecci sono infiniti e in questa vicenda intervengono personaggi di spicco dell'epoca, da Mino Pecorelli al generale Lo Prete, da Licio Gelli alle sporche trame dello IOR del Vaticano, da Sindona a Calvi, in un marasma che è difficile da dipanare ... spero di esserci riuscito.
Ore 22.30: Infinitament blues vi porta nel mondo musicale spagnolo, quello colto del flamenco, del bolero, della rumba catalana, per finire nella musica politicamente impegnata degli Jarabe De Palo, di Manu Chao e dei Chambao.
Una puntata decisamente diversa dal solito e, forse, per questo da gustare.
Vi aspettiamo, martedì 18 maggio dalle 20,50 a mezzanotte
Nessun dorma: ultima serata in diretta
Mercoledì 12 maggio alle 21.15 circa andrà in onda l'ultima puntata di "Nessun dorma!". Questa volta non si tratta di un'opera, ma di una serie (molto nutrita) di arie prese dalle tante opere che abbiamo trasmesso in questi ultimi sette mesi. Si tratta di brani molto conosciuti e tutti straordinariamente belli, eseguiti dai migliori cantanti lirici e dalle orchestre più prestigiose.
Un regalo, questo, per i molti ascoltatori che ci hanno seguito con passione ed interesse, ai quali rivolgiamo il nostro più sentito ringraziamento.
Per gli amanti della lirica, tuttavia, abbiamo riservato una seconda edizione della trasmissione, durante la quale trasmetteremo nuovamente le opere già andate in onda, a cominciare dalla prossima settimana.
L'augurio è che possiate gradire un riascolto delle grandi voci che sono intervenute. Dunque arrivederci e buon ascolto!
Vi aspettiamo, mercoledì 12 maggio dalle 21,15!
La mafia è una montagna di merda
Carissimi amici di Radio Cooperativa. Martedì 4 maggio alle 20,50, la trasmissione Noncicredo, presenta un documento che vuole ricordare una data importante, il 9 maggio 1978. E' vero: è il giorno in cui il cadavere di Aldo Moro è stato trovato in via Caetani a Roma. Ma c'è un altro morto, ammazzato quella stessa notte, tra l'8 e il 9 di maggio del 1978, un morto meno conosciuto e anche meno ricordato. Quello di un ragazzo di trent'anni, che ha passato la sua giovinezza a ridicolizzare la mafia del suo paese, Cinisi, nei dintorni di Palermo. E' Giuseppe Impastato, da tutti conosciuto come Peppino.
Suo padre era uno degli affiliati alla "famigghia" del posto, quella di Gaetano Badalamenti, detto Tano. Già questo fa capire il coraggio di questo ragazzo, che si iscrive a Democrazia Proletaria e si candida al consiglio comunale e apre una radio libera, radio AUT, dalla quale racconta ai suoi concittadini ignari o conniventi, che preferiscono comunque girarsi dall'altra parte, tutto il marcio che la gestione di quel comune si porta appresso. Per questo ci pare di poter dire che, di tutti i morti che la mafia ha sparso nel nostro paese, lui possa essere il simbolo.
Ad ucciderlo sono gli sgherri di Tano Badalamenti, la cui responsabilità verrà ratificata dal tribunale sono oltre 20 anni dopo la morte di Peppino.
In questa puntata ci piace riascoltare un pezzo, che sei ragazzi di Vicenza hanno realizzato lo scorso anno, durante la prima fase del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19, riproponendo con le loro voci, alcuni dei brani che Peppino aveva trasmesso, nell'ultimo anno della sua vita, attraverso quella radio. Sono ragazzi giovani, "millenial", studenti delle superiori e, anche per questo, ancora più meritevoli del nostro ascolto e della nostra attenzione perché quello che per molti di noi sono ricordi, per loro sono solo pagine di storia.
Grazie dunque a Bianca, Elia, Francesco, Giulia, Nunzio e Sofia, per la sensibilità e l'impegno dimostrato.
Suo padre era uno degli affiliati alla "famigghia" del posto, quella di Gaetano Badalamenti, detto Tano. Già questo fa capire il coraggio di questo ragazzo, che si iscrive a Democrazia Proletaria e si candida al consiglio comunale e apre una radio libera, radio AUT, dalla quale racconta ai suoi concittadini ignari o conniventi, che preferiscono comunque girarsi dall'altra parte, tutto il marcio che la gestione di quel comune si porta appresso. Per questo ci pare di poter dire che, di tutti i morti che la mafia ha sparso nel nostro paese, lui possa essere il simbolo.
Ad ucciderlo sono gli sgherri di Tano Badalamenti, la cui responsabilità verrà ratificata dal tribunale sono oltre 20 anni dopo la morte di Peppino.
In questa puntata ci piace riascoltare un pezzo, che sei ragazzi di Vicenza hanno realizzato lo scorso anno, durante la prima fase del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19, riproponendo con le loro voci, alcuni dei brani che Peppino aveva trasmesso, nell'ultimo anno della sua vita, attraverso quella radio. Sono ragazzi giovani, "millenial", studenti delle superiori e, anche per questo, ancora più meritevoli del nostro ascolto e della nostra attenzione perché quello che per molti di noi sono ricordi, per loro sono solo pagine di storia.
Grazie dunque a Bianca, Elia, Francesco, Giulia, Nunzio e Sofia, per la sensibilità e l'impegno dimostrato.
Vi aspettiamo martedì 4 maggio alle ore 20,50
Diritti e attualità: 7 maggio
La prima "marcia su Roma", consumata nell'agosto del 43 a.C., è non solo il capolavoro di destrezza politica di Ottaviano ma anche una tra le più raffinate macchinazioni ordite nella storia. Riflettere su di essa, a partire dalle parole di Socrates Negretto ("Libertà e Giustizia" - Padova), significa meditare sulla forza evocativa di questo traumatico avvenimento nonché sullo spregiudicato cinismo che connota qualsiasi conquista del potere.
Buon ascolto!
Vi aspettiamo venerdì 7 maggio alle 15.50
Sobrietà 13 aprile
La trasmissione Sobrietà, martedì 13 aprile, alle 19.10, prosegue nella riflessione sulla Laudato si', approfondendo gli aspetti economici, culturali, politici ed antropologici dell'ecologia profonda. É un invito a sentirci responsabili e protagonisti di una svolta radicale nei confronti del rispetto della Vita che ci è donata in questo pianeta che siamo chiamati a rispettare e a non depredare, ponendo al centro dell'esistenza e delle scelte quotidiane degli stili di vita il bene comune.
Vi aspettiamo martedì 13 aprile
alle 19,10
Diritti e attualità: 9 aprile
La pluridecennale crisi dell'istituzione parlamentare trascina con sé anche il discredito a cui è sottoposto il Senato, organo eccezionalmente longevo e sorprendentemente dinamico la cui storia e le cui traversie saranno raccontate da Socrates Negretto ("Libertà e Giustizia" - Padova) con particolare riferimento al padre di tutti i Senati: quello di Roma.
Buon ascolto!
Vi aspettiamo venerdì 9 aprile alle 15.50
Sobrietà 30 marzo
Martedì 30 marzo la trasmissione Sobrietà inizia il capitolo quinto dell'enciclica di Papa Francesco Laudato si'.
Ci inoltriamo a riflettere sulla dimensione ambientale e politica dell'ecologia profonda.
Il nostro è un percorso di riflessione ed approfondimento che desidera cogliere segnali fecondi da un testo illuminante e fecondo in relazione alla contingenza che stiamo vivendo.
Ci avviamo a concludere la lettura nelle prossime puntate, fino a maggio, completando un anno di percorso che riteniamo illuminante alla luce di un testo attuale ed aperto alla fratellanza universale all'insegna della spiritualità concreta, della scienza e della cultura. Invitiamo chi ascolta ad approfondire quanto scritto nell'enciclica, sollecitando se stessi a cambiare rotta nel cammino delle nostre esistenze, aprendoci alla luce di una nuova ed antica speranza coltivata nel rispetto della Vita nel pianeta che ci ospita.
Ci inoltriamo a riflettere sulla dimensione ambientale e politica dell'ecologia profonda.
Il nostro è un percorso di riflessione ed approfondimento che desidera cogliere segnali fecondi da un testo illuminante e fecondo in relazione alla contingenza che stiamo vivendo.
Ci avviamo a concludere la lettura nelle prossime puntate, fino a maggio, completando un anno di percorso che riteniamo illuminante alla luce di un testo attuale ed aperto alla fratellanza universale all'insegna della spiritualità concreta, della scienza e della cultura. Invitiamo chi ascolta ad approfondire quanto scritto nell'enciclica, sollecitando se stessi a cambiare rotta nel cammino delle nostre esistenze, aprendoci alla luce di una nuova ed antica speranza coltivata nel rispetto della Vita nel pianeta che ci ospita.
Vi aspettiamo martedì 30 marzo alle 19,10
Dammi una mano 29 marzo
Il lavoro del Tavolo Pace e diritti umani e in particolare le due guide prodotte "Guida locale alla pace per amministratori coraggiosi e non" e guida "Ma che discorsi!? Per una cultura della Pace alternativa ai discorsi d’odio” saranno l’argomento della puntata di lunedì 29 marzo di Dammi una Mano. Ne parleremo con Sergio Bergami del MIR Movimento internazionale della Riconciliazione e Chiara Segafredo di Amesci area Nord. Sarà ospite anche il cantante Vittorio Matteucci voce protagonista dell’evento Echi di pace.
"Dammi una mano”, realizzata e condotta da Donatella Gasperi, va in onda il lunedì dalle 13.40 alle 14.40.
"Dammi una mano”, realizzata e condotta da Donatella Gasperi, va in onda il lunedì dalle 13.40 alle 14.40.
Vi aspettiamo Lunedì 29 marzo alle 13,40
Mercoledì 24 marzo: ULTIMA FAVOLA
Mercoledì 24 marzo alle ore 20,30, a "Favolando", va in onda l'ultima puntata della trasmissione. Con la ventesima favola di Raffaella Passiatore chiudiamo la serie. Ma, nessuna paura perché:
1. riprenderemo tutte le favole già trasmesse da ottobre ad oggi, rimaneggiandole e sistemandole al meglio già dalla prossima settimana;
2. l'ultima favola è specialissima, molto divertente, con una serie di personaggi che solo in apparenza sembrano "normali" nel mondo fiabesco. Si tratta dei sette nani, ma sì ... quelli che quando li elenchiamo ci manca sempre l'ultimo. Ma sette nani speciali, "internazionali" (non vogliamo togliervi la sorpresa spiegando cosa intendiamo con questo aggettivo), alle prese con un problema gravissimo, che, proprio in questo periodo, conosciamo benissimo. ... no, amici, quella smorfiosa di Biancaneve, non c'è proprio.
Questa ultima puntata di Favolando rende tutti noi (Raffaella, Graziella, Marco e Mario) piuttosto tristi, perché ci siamo divertiti un sacco a scrivere, recitare, registrare e comporre i racconti e questo ci mancherà, ma siamo anche felici per il risultato ottenuto, visto le benevoli critiche ricevute in questi mesi. Di questo non possiamo che ringraziare veramente di cuore i moltissimi ascoltatori che ci hanno seguito.
Non siamo abituati a fare promesse a vuoto, ma, se le cose andranno per il verso giusto (incrociamo le dita), avremo modo di risentirci presto.
Alle 21,15 circa, per "Nessun dorma!" è di turno un'opera lirica importante, di Giuseppe Verdi, "La forza del destino" con Placido Domingo e Mirella Freni, diretti dal maestro Riccardo Muti.
Vi aspettiamo, mercoledì 24 marzo dalle 20,30!
Diritti e attualità: 26 marzo
Tra le prime Rivoluzioni della storia svetta la cacciata del sanguinario tiranno Tarquinio il Superbo nella Roma del 509 a.C.
Buon ascolto!Evento traumatico, appassionato e liberatorio al punto da divenire punto di riferimento per tutte le istanze di rivolgimento sociale che accompagneranno l'Occidente nella sua lunga storia. Vivido precedente e pulsante pietra angolare, la fondazione della Repubblica di Roma esercita dunque un plurimillenario richiamo che Socrates Negretto proverà ad evocare nel corso del consueto spazio quindicinale coordinato dall'associazione "Libertà e Giustizia".
Vi aspettiamo venerdì 26 marzo alle 15.50
Mercoledì 17 marzo, favole e lirica
Mercoledì 17 marzo alle ore 20,30, a "Favolando", una fantastica favola di Raffaella Passiatore. Non è fantastica solo perché è bellissima e divertente, ma proprio perché sconfina nella fantascienza, andando a trovare uno strano pianeta, popolato da due razze, come possiamo dire?, alternative. Vogliamo dire con questo che tutto quello che piace all'una fa veramente schifo all'altra. Cosa succede quando un monociuffo incontra un policalvo? In questo racconto succede il finimondo, con situazioni divertenti, a volte grottesche e con risvolti degni di un film giallo, l'unica letteratura, tra l'altro, apprezzata da una delle due razze. Il titolo è "Monociuffi e policalvi", con un finale sorprendente ... curiosi? Ascoltateci!
Alle 21,15 circa, per "Nessun dorma!" è di turno un'opera lirica francese, di Jules Massenet, il "Werther" (interpretato da Placido Domingo) che racconta l'amore senza speranza del poeta tedesco Werther, prendendo spunto anche dalle vicende narrate nel romanzo di Wolfgang Goethe "I dolori del giovane Werther".
Alle 21,15 circa, per "Nessun dorma!" è di turno un'opera lirica francese, di Jules Massenet, il "Werther" (interpretato da Placido Domingo) che racconta l'amore senza speranza del poeta tedesco Werther, prendendo spunto anche dalle vicende narrate nel romanzo di Wolfgang Goethe "I dolori del giovane Werther".
Vi aspettiamo, mercoledì 17 marzo dalle 20,30!
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