Negli anni attorno al 1900 e fino alla prima guerra mondiale, l’emigrazione verso le Americhe è stata decisamente massiccia. In questo periodo il migrante si sposta dai paesi latini (soprattutto Brasile e Argentina) più a Nord, verso gli Stati Uniti. Qualcuno ha calcolato che 30 milioni di Europei abbiano intrapreso questo viaggio. Tra loro ci sono molti italiani, a centinaia di migliaia. Si muovono dal Nord, come hanno sempre fatto, ma adesso anche dal Sud. Perché? La fame è uno dei motivi più gettonati, assieme ad una carenza drammatica di lavoro e ad uno stato che non è in grado (e non ha tanta voglia) di provvedere ai suoi “poveri”. Assieme a questi disperati partono due personaggi che potrebbero vivere senza alcun problema a casa loro. Uno è pugliese e l’altro piemontese. Vanno nel paese della libertà e delle possibilità, cercano la felicità. Si incontreranno a Boston qualche anno dopo il loro arrivo e scopriranno di avere molto in comune. Ad esempio di essere entrambi anarchici e poi di diventare l’emblema di quel rozzo e sanguinario paese che è La Merica (come veniva chiamata all’epoca) degli anni ’20 del Novecento. La loro è una storia di ingiustizia e sopraffazione, di razzismo e gestione personale del potere, una brutta storia che finisce molto male, è la storia di Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.