NSSI dedica le prossime tre puntate (a partire da quella del 12 novembre ore 20,50) ad uno dei fatti più intricati della prima repubblica. Il giorno prima dell'inizo dI primavera del 1979, un giornalista molisano viene ammazzato a Roma, con quattro colpi di pistola calibro 7,65. E' un personaggio molto conosciuto, forse non dalla gente comune, ma sicuramente da politici, militari (anche dei servizi segreti), alte sfere della finanza, banchieri e perfino dagli ambienti per così dire "commerciali" del Vaticano, che in quegli anni ne combinano di tutti i colori. Carmine Pecorelli, dello Mino, viene brutalmente assassinato, senza che nessuno, ancora oggi, sappia il perché. Non per il fatto che manchino motivi per farlo fuori, bensì perché ce ne sono troppi. I suoi intrallazzi con il potere politico, militare, ecclesiastico, con quello segreto di Licio Gelli, con la mafia e il malaffare di strada (segnatamente la banda della Magliana), potrebbero portare a qualsiasi ipotesi. Comunemente si crede che il mandanto di questo omicidio sia un politico molto importante, molte volte capo del governo, ma non ci sono prove, solo testimonianze di pentiti (ad esempio di Tommaso Buscetta), rispetto alle quali rimangono comunque sempre dubbi sulla loro veridicità. NSSI vuole solo raccontare la storia di questo uomo strardinario, dei suoi legami con ogni briciola del mondo di quegli anni '70. Per farlo occupa tre puntate, perché le vicende collegate alla morte di Mino non si contano. Una storia dunque ricca di mistero e di incroci con altre vicende di cui qui a NSSI abbiamo già parlato o di cui parleremo.