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p2Utilizzando come fonte principale il libro di Sandra Bonsanti in figura, percorriamo gli anni in cui un Antistato si insinua nella Storia della nostra repubblica. Il "Piano di Rinascita" (vademecum dei piduisti) ha rappresentato un tentativo eversivo? E se sì, in che modo? Perchè il ritrovamento delle liste degli iscritti alla loggia di Licio Gelli ha creato un pandemonio nella politica italiana, tanto da portare a palazzo Chigi, per la prima volta, un non democristiano? NSSI cerca risposte a tutte queste domande.
I personaggi della nostra storia sono tanti, alcuni famosissimi come il presidente Sandro Pertini, altri meno conosciuti come il procuratore Spagnuolo o Francesco Cosentino, ma tutti attori di primissimo livello in questa intricata vicenda.

Vi aspetto, martedì 3 settembre alle 20,50

anarchiaCosa sapete di anarchia e anarchismo? Due termini differenti nel significato e nella pratica. Di questo parla la trasmissione NSSI del 23 luglio alle 20,50.
Attraverseremo 200 anni di storia del movimento anarchico, partendo dai suoi padri fondatori (Proudhon, Bakunin, Kropotkin, Malatesta, ...) e mettendo in guardia contro l'uso comune e distorto che si fa di questi termini. I mille pregiudizi sugli anarchici vanno analizzati e, dove possibile, eliminati. Perché per un Gaetano Bresci che ha ucciso un re crudele e assassino, restano decine e decine di meravigliose esperienze illuminanti in quanto a libertà, partecipazione del popolo, condivisione e gestione comunitaria delle risorse. Per citarne alcune delle tante, la comune di Parigi, la Machnovščyna nell'Ucraina nel periodo della rivoluzione russa, le straordinarie esperienze libertarie anarchiche nel Sud della Spagna, durante la guerra civile, soppresse brutalmente dai comunisti di Stalin.
Senza dimenticare l'uso degli anarchici come capri espiatori per gesti infami: basta citare i nomi di Giuseppe Pinelli e Pietro Valpreda.
Una lunga corsa, sicuramente incompleta, ma che spero accenderà in chi vorrà ascoltarla la voglia di saperne di più, seguendo le indicazioni bibliografiche che la puntata contiene.

Vi aspetto martedì 23 luglio alle 20,50

pannellaMartedì 9 luglio a NSSI (20,50) vi racconto la storia di un uomo che è stato centrale nella politica italiana recente, ma anche molto divisivo, Marco Pannella.
Di lui si può dire tutto e il contrario di tutto: è il bene e il male della Repubblica, la luce e l'ombra della nostra società. Quando si affrontano biografie di perconaggi politici è sempre opportuno svestirsi delle nostre opinioni, filtrate da appartenenze partitiche o associate ad una determinata ideologia. Sono sempre i fatti che contano, anche se spesso i modi per arrivare ai risultati non sono tutti uguali. E i fatti sono tanti, troppi per una puntata di 90 minuti. Vedremo se, a vostro gioudizio, il "riassunto" sulla vita di quest'uomo riesce a darne un'immagine sufficientemente chiara e imparziale. Su una cosa credo che tutti, amici e avversari di Marco, possano essere d'accordo. Il suo passaggio nelle vite degli italiani non è avvenuto certo senza lasciare una traccia molto profonda. Vi aspetto!

Marigonirtedì 25 giugno 2024 NSSI ospita con grande piacere la scrittrice Marisa Dalla Costa, per presentare il suo ultimo lavoro: "Mario Rigoni Stern L'intervista". Ma Rigoni Stern è morto, dirà qualcuno. In effetti, questa intervista è stata realizzata da Marisa e altri amici, come l'editore Maurizio Dalla Glassa, nel 1981, nella casa dello scrittore sull'altopiano di Asiago. Durante la trasmissione chiariremo il perché di questo libro, dopo oltre 40 anni da quella che diventò una trasmissione radiofonica, ascolteremo la voce di Rigoni Stern e avremo occasione di confrontare le sue parole, spesso premonitrici, con la situazione attuale. Non mancherà la lettura di alcuni passi dai suoi libri.
Penso sia un'occasione da non perdere, per questo vi aspetto numerosi alle 20,50 di martedì 25 giugno, collegati in streaming (o sul DAB) per ascoltare questa "edizione speciale" di NSSI (replica giovedì 4 luglio, ore 17,30)

pepeDandi, Fornaretto, Crispino, Renatino sono tutti nickname (per noi "classici" i soprannomi) di alcuni membri di una banda di delinquenti che ha fatto il bello e brutto tempo a Roma dal 1977 a ... già, a quando? L'ultimo lestofante, Marcellone Colafigli, è stato arrestato qualche giorno fa per spaccio di droga, organizzazione di una "batteria" di ragazzotti e di collegamenti tra i luoghi di provenienza della "merce" e 'ndrangheta, camorra, mafia ... come ai bei (si fa per dire) vecchi tempi. La puntata di martedì 11 giugno di NSSI (ore 20,50) racconta la storia della banda della Magliana, dei loro loschi traffici e dei collegamenti con le grandi organizzazioni mafiose e terroristiche, come i NAR. Non c'è episodio, anche clamoroso, di quel periodo in cui non siano intervenuti. Per questo ecco saltar fuori i vari Calvi, Marcinkus, Pecorelli, Aldo Moro e le BR, Emanuela Orlandi ... perfino il divo Giulio, in intrecci a volte clamorosi e inaspettati.
Credo sia interessante, vi aspetto.


pepeJosè Alberto Mujica Cordano, più conosciuto come Pepe, compie 89 anni. Qualche settimana fa ha comunicato di essere ammalato di un tumore all'esofago. NSSI vuole dedicargli una puntata, raccontando tutta la sua storia, di guerrigliero prima, di politico e presidente dell'Uruguay poi. Un presidente davvero particolare, la cui politica è fatta di enormi balzi in avanti sui diritti civili (aborto, matrimoni tra omosessuali, liberalizzazione della cannabis contro la piaga del narcotraffico), di grandi risultati sociali (abbattimento della povertà e dell'indigenza), ma anche di severe critiche per aver usato il consumismo e quindi il capitalismo per migliorare le condizioni di vita del suo popolo. E questo ad un socialista è cosa che non si perdona facilmente. Non potendo dimenticare queste critiche, dobbiamo però ammirare il suo stile di vita, dopo 15 anni di carcere, 11 dei quali in condizioni disumane, fatto di poche cose, della rinuncia al 90% del suo stipendio, del suo amore per la terra, della sua vita, anche durante la presidenza, da vecchio contadino. Di tutto questo NSSI vi parlerà il prossimo martedì, 28 maggio alle 20,50. L'annuncio compare oggi, all'indomani del suo compleanno. Auguri Pepe ... e tieni duro!


milaniA NSSI (martedì 30 aprile, ore 20.50) racconto la storia di don Lorenzo Milani, prete e ribelle, maestro e contestatore. Che siate credenti o atei non ha importanza. Il personaggio è strordinario e merita il rispetto di tutti. Vive in un periodo (muore nel 1967) complicato. Per quanto riguarda la religione si passa (praticamente) dal concilio di Trento (dal 1545) al Concilio Vaticano II. Politicamente la scena è dominata dalla disputa senza mezzi termini tra il PCI di Palmiro Togliatti e una DC, ricca di contrasti, mentre si avvia con grande fatica verso il centro-sinistra. Da che parte sta don Milani? Lui è legato alla Chiesa che non intende abbandonare, ma chiede giustizia sociale, ridistribuzione delle ricchezze, difende i poveri in una "guerra" (sic) contro i ricchi. Chi porta avanti queste idee in quel periodo? La DC? Il PCI? I radicali?
Perché ad attaccarlo ripetutamente in modo forte e spesso crudele sono le autorità ecclesiastiche, primo tra tutti il cardinale di Firenze?
Cerco di rispondere a queste domande nella puntata, oltre a raccontare la storia di un uomo che ci ha lasciato scritti che andrebbero appesi a tutte le aule scolastiche della repubblica, essendo, dopo oltre mezzo secolo, più attuali che mai.

Ragioneremo sul valore del lavoro e del lavoro senza valore, partendo dall’art. 1 Costituzione: L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.
Democrazia e lavoro si trovano insieme e non a caso, perché senza il lavoro vissuto con dignità non esiste neanche la democrazia
Il mancato riconoscimento del valore sociale del lavoro, che si traduce in lavoro senza valore, è la minaccia principale per la tenuta democratica della Repubblica Italiana.
Negli anni ‘60, ’70, ’80 e fors’anche ’90 del ‘900, il lavoro si coniugava con identità e progettualità di vita e inclusione nella comunità. Lo è ancora?
La mobilità sociale si è via via svuotata di opportunità, ma c’è di più: la frammentazione del mondo del lavoro permette l’approfondirsi di un solco netto tra i lavori che consentono ancora riconoscimento sociale e quelli, invece, sui quali la buona parte delle imprese ha scaricato la gran parte del rischio, sia in termini di compressione della retribuzione al livello o anche sotto la sussistenza, sia in termini di privazione di garanzie e di diritti.
Vi racconteremo, allora, la storia di Paola, 50 anni, commessa in un supermercato, licenziata dopo un tumore al seno e cure chemioterapiche e reintegrata grazie all’intervento dei giudici e, soprattutto, alla sua caparbietà e tenacia.
E poi la storia di Arianna, lavoratrice somministrata, che ci spiegherà cosa significa non potersi emancipare, neppure a 30 anni, non potendo dare alla banca la garanzia di un contratto stabile se vuole comprare casa.
E ancora la storia di Francesca, ricercatrice nel campo delle malattie geriatriche, che ha “festeggiato” le nozze d’argento con il precariato, insieme al suo compagno.

dolciDanilo Dolci è stato un uomo straordinario. Molti siciliani, specie quelli della provincia di Palermo, lo conoscono bene. Ci sono vie e scuole intitolate a lui. Per la maggior parte degli altri è un nome che non dice molto, eppure la sua opera ha provocato in quelle terre una vera e propria rivoluzione. Le sue idee e le sue azioni hanno coinvolto sociologhi, studiosi, intellettuali di primissimo piano, come Bertrand Russel, Jean Paul Sartre, Ignazio Silone e moltissimi altri. Ne parliamo qui oggi, a cento anni dalla sua nascita, avvenuta il 28 giugno 1924 in mezzo alle doline del Carso, in Friuli. La sua opera si svolge in Sicilia, a Partinico e Trappeto, due comuni poverissimi tra Palermo e Trapani. La sua vita è una continua avventura, lui è un ribelle contro le inadempienze dell'amministrazione e dello stato, contro il potere della mafia. Un ribelle non violento, non a caso chiamato "il Ghandi siciliano". NSSI vi racconta la sua storia martedì 16 aprile alle 20,50 e in replica giovedì 25 aprile alle 17,30. ... credo valga la pena conoscerla.
bucciSabato 13 aprile, il nostro Giorgio Fardin ci riserva un'ennesima graditissima sorpresa. Ospite della sua trasmissione (Spazio Scenico delle ore 13,40) sarà una delle attrici più importanti dello scenario artistico internazionale, Elena Bucci, vincitrice del Premio alla Carriera di Emilia Romagna Festival. Elena, romagnola, anche autrice e regista, da tempo fa sbocciare proposte musicali del festival attraverso lo spettro vocale della prosa, e ha permesso più volte al pubblico di comprendere la personalità di autori e personaggi storici con letture in musica.
Insomma un appuntamento da non perdere. Vi aspettiamo.


Elena Bucci a Spazio Scenico il 13 aprile alle 13,40!


40 anni fa, mese più mese meno, moriva Enrico berlinguer0Berlinguer. Lo faceva da "eroe comunista", colpito da un ictus sul palco di un comizio a Padova. Ai suoi funerali più di un milione di persone lo piangono a Roma e molti, molti di più davanti alla televisione. Con lui muore il comunismo italiano, perché le vicende successive saranno un costante allontanamento dai suoi ideali e dai suoi principi, fino alla situazione odierna, in cui parlare di comunismo per i partiti di sinistra non ha, davvero alcun senso. Questa puntata di NSSI cerca di raccontare la storia del politico Berlinguer, enucleando, dalla sua intensa vita pubblica, quella che riguarda i suoi rapporti con Mosca, con il PCUS, con l'Unione Sovietica. Racconta, la puntata, l'evoluzione del pensiero suo e del Partito Comunista Italiano, da fedele suddito di Stalin al distacco, sempre più deciso dal regime di Breznev, cercando di conquistare una visione nazionale, indipendente, ancorata alla storia della società Occidentale della via al socialismo. Spero vi piaccia. Per noi che c'eravamo, anche a quel maledetto comizio in piazza della Frutta, Enrico è stato un mito con pochi uguali.