2024-02-06
Vittorio Borraccetti membro del Consiglio Superiore della Magistratura, avverte la possibilità concreta che con nuove leggi si rendano perfettamente legali le pratiche di piegare gli interessi comuni e pubblici a fini privati.
Laureato in Giurisprudenza all’Università di Padova, è entrato in magistratura nel 1967. È stato inizialmente Sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Trieste, poi giudice al tribunale di Venezia, in seguito pretore a Padova, dove ha anche svolto il ruolo di Sostituto procuratore della Repubblica. In tale funzione si è occupato anche di inchieste in materia di terrorismo ed eversione, in particolare sui gruppi dell’autonomia operaia organizzata e sul gruppo della destra radicale di Fioravanti e Mambro. Ha inoltre prestato servizio presso la Direzione Nazionale Antimafia di Roma come Sostituto e poi come Procuratore nazionale antimafia aggiunto, curando tra l’altro il coordinamento delle indagini sulla criminalità organizzata nelle regioni del Nord Est e progettando e creando, assieme ad altri magistrati dell’ufficio, il sistema informatizzato nazionale di banca dati delle indagini dei processi di mafia. È stato inoltre Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, membro del Consiglio Superiore della Magistratura. Ha preso parte attivamente all’Associazione Nazionale Magistrati e al gruppo di Magistratura Democratica di cui è stato per quattro anni segretario nazionale.
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