Radio Cooperativa

Spazio Scenico: Moira Mion, Compagnia Liberaimago e Giacomo Rossetto

2023-12-22

Abbiamo aperto questa puntata di Spazio Scenico insieme a Moira Mion, attrice, autrice, musicista e psicomotricista che è stata con noi in diretta telefonica per presentarci “Fiori per un nome di Battaglia”, scrittura in fieri sulle donne Resistenti di ieri e di oggi. Spettacolo che sarà in scena martedi 25 luglio all'interno della Festa Anpi di Limena. Molte storie hanno aspettato più di mezzo secolo perché la voce di chi le aveva vissute riuscisse a raggiungere il legittimo volume...

Abbiamo aperto questa puntata di Spazio Scenico insieme a Moira Mion, attrice, autrice, musicista e psicomotricista che è stata con noi in diretta telefonica per presentarci “Fiori per un nome di Battaglia”, scrittura in fieri sulle donne Resistenti di ieri e di oggi. Spettacolo che sarà in scena martedi 25 luglio all'interno della Festa Anpi di Limena. Molte storie hanno aspettato più di mezzo secolo perché la voce di chi le aveva vissute riuscisse a raggiungere il legittimo volume e il giusto coraggio per raccontarle. Nonostante la straordinaria forza, la coscienza, e l’etica di cui si erano nutrite fin dall’inizio. Abbiamo ascoltato poi le interviste registrate alla quinta e sesta serata di Antiche Mura Teatro Festival. Alla quinta serata con il direttore artistico Giacomo Rossetto, che ha emozionato moltissimo il pubblico con la sua lezione -spettacolo su Pier Paolo Pasolini intitolata : Ferocemente essere Pier Paolo Pasolini. Un percorso a tappe, che parte da quella tragica notte all'idroscalo di Ostia, ripercorrendo a ritrovo la vita di uno degli intelletuali più importanti del 900, e L' Italia dal dopoguerra in poi riuscendo a leggere una società piegata all' omologazione e al consumismo. Altro spettacolo applauditissimo quello andato in scena alla sesta serata con la Compagnia napoletana Liberaimago che ha portato in scena “Celeste”. Soprannominata la “Pantera nera”, Celeste era una ragazza di diciotto anni che, negli anni della Seconda Guerra Mondiale, dopo il rastrellamento del ghetto da parte dei tedeschi, decide di diventare una delatrice e di vendere gli ebrei. Un'umanità quella di Celeste perduta a causa dell'antisemitismo, e portata in scena dai bravissimi attori Francesca Borriero, Roberto Ingenito e Claudio Boschi, e la musica dal vivo di Francesco Santagata, senza alcuna pretesa di assolverla, ma con l’urgenza di narrare e di mostrare gli orrori di quel periodo storico

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